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sabato 25 giugno 2011

E' sempre colpa dell'uomo.



Per secoli noi donne abbiamo dovuto sentirci dire una frase tremenda: “Non sai darmi un figlio maschio”.

Generazioni di donne si sono sentite colpevolizzare dai propri compagni, accusare d’inadempienza e ridurre alla stregua d’inette non in grado di raggiungere un semplice obiettivo: dare un erede di sesso maschile che potesse tramandare ai posteri il cognome dell’uomo.

Insomma, miliardi di donne hanno dovuto vivere e convivere col senso di colpa, magari partorire mezza dozzina di bambini fino al sospirato erede.
Questo perché i loro compagni, senza mezzi termini, scaricavano la responsabilità del sesso del nascituro su di loro.

Ebbene, mie care amiche, ho una notiziona per voi. 

Ogni individuo viene programmato dalla natura come femmina e per ben sei settimane i feti sono tutti di sesso femminile. Poi, alla settima settimana, accade il fattaccio. Entra in azione un gene che determina il sesso del nascituro e UDITE! UDITE! questo gene si trova nel corredo genetico del maschio.

Dunque, poiché i cromosomi che determinano il sesso sono due (XX per la donna e XY per l’uomo) e poiché ogni genitore regalerà il 50% del corredo, potrà accadere che:
a) la donna dia X e l’uomo X = XX, cioè una femminuccia.
b) la donna dia X e l’uomo Y = XY, cioè un maschietto.

Insomma, la donna può dare solo X ma l’uomo può dare X oppure Y. Dunque la colpa (se mai ce n’è stata una) del sesso del nascituro è esclusivamente del MASCHIO!

Ed è solo una di una lunga serie.


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